AREA GRECANICA
La culla della Calabria, luoghi dove ancora si respira l’aria della Magna Grecia. L’area Grecanica comprende diversi comuni della provincia di Reggio Calabria, paesi in alcuni casi ‘fantasma’, dove l’orologio sembra essersi fermato. E’ possibile trovare anziani che ancora parlano la lingua greca, abitudine che si è tramandata per centinaia di anni. Sono circa 20mila le persone che vivono in quest’area tra il mare, fiumane e monti franosi, in uno scenario mozzafiato. Sono numerose le tradizioni legate a credenze religiose o alla cucina, le radici storiche dell’Area Grecanica sono ben piantate al terreno e inestirpabili.
Bova, Pentedattilo, Roghudi, Bagaladi, Palizzi e Gallicianò alcuni dei paesi che formano una Calabria greca non del tutto conosciuta. Un fascino da preservare, un tesoro da valorizzare. Negli ultimi anni la curiositá dei turisti è aumentata, cosi come le iniziative e le attrazioni che animano la magia di quei luoghi. Questi alcuni dei paesi da visitare e i suggerimenti per chi vuole ‘tuffarsi’ nel cuore Greco della Calabria.
BOVA
Considerato uno dei borghi più belli d'Italia, arroccato a 915m s.l.m., considerata la capitale culturale della cultura greca di Calabria: Bova (Chòra tu Vùa)
Pubblicato da CityNow su giovedì 7 maggio 2015
Inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Bova è considerata la capitale culturale della ‘Bovesìa’, altro nome che viene utilizzato per rappresentare l’area grecanica.
Tra i monumenti da vedere c’è la chiesa di San Rocco, posizionata all’ingresso antico del paese. Il borgo ospita inoltre due importanti musei: il Museo della Lingua Grecanica dedicato a Gerhard Rohlfs (linguista tedesco che rese note al mondo intero le antiche origini della lingua antica) e il Museo Civico di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte.
A Bova, cosi come negli altri paesi dell’area Grecanica, ancora permangono antichissimi usi e costumi. La tessitura popolare e la lavorazione del legno hanno radici antiche, e sono forse il tratto distintivo principale di Bova.
Cosa mangiare? La cucina è un mix tra i colori e sapori tipicamente mediterranei con quelli di origine greca. Diversi i piatti da provare assolutamente, come i maccheroni con il sugo di capra, i ‘tagghiarini’ con i ceci, la carne di capra alla vutana, i salumi (ad esempio capocollo e soppressata) e i formaggi come i musulupi. Da gustare anche la lestopitta, una frittella di farina e acqua, fritta nell’olio da mangiare calda.
PENTEDATTILO
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Pubblicato da CityNow su venerdì 9 febbraio 2018
Pentedattilo prende il nome dalla forma della rocca su cui giace, simile a una gigante mano di pietra (penta e daktylos cioè cinque dita).
Si tratta di un piccolo borgo incastonato tra le montagne aspromontane della costa jonica della provincia di Reggio Calabria. Un piccolo paesino legato a leggende di fantasmi e storie di amori traditi, dove ad accogliere turisti e visitatori c’è la chiesa dei Santi Corifei Pietro e Paolo.
Caratteristiche del luogo le passeggiate nelle strette stradine del borgo di Pentadattilo ammirando la vista dell’Etna in un panorama unico e suggestivo che offre tramonti carichi di magia.
Tra le varie iniziative che aiutano a far risaltare l´Area Grecanica compreso Pentedattilo, spicca il Paleariza. Si tratta di un festival etno-culturale-musicale che si svolge annualmente dal 1997 e rappresenta il principale biglietto da visita per tutti i turisti e i giovani che arrivano non solo dalla provincia ma anche dal resto della Calabria.
A Pentadattilo inoltre si svolge, solitamente tra agosto e settembre, il festival internazionale di cortometraggi “Pentedattilo Film Festival” che accoglie ogni anno artisti importanti provenienti da ogni parte del mondo.
GALLICIANO’
Probabilmente il più grecanico dei paesi della Bovesia, Gallicianò appare quasi come un ‘altro mondo’ considerata la posizione impervia che rende particolarmente complicato raggiungerlo.
A Gallicianò i pochissimi abitanti rimasti parlano con orgoglio il grecanico, tramandato oralmente nell’ambito familiare dai genitori ai figli e incomprensibile per i ‘normali’ calabresi. Proprio questa sorta di ‘isolamento’ ha permesso di mantenere intatte le tradizioni culturali, artigianali e musicali. Negli abitanti di Gallicianò è facile rintracciare il tipico spirito di aggregazione ed ospitalità, caratteristiche peculiari dei Greci di Calabria.
COSA VEDERE
Il Museo Etnografico, nato nel dicembre 2011. Presso il museo sono custoditi numerosi strumenti del lavoro contadino oltre alla ricostruzione fedele di un’antica abitazione del luogo e i costumi tipici indossati dai suoi abitanti.
Da visitare anche la piccola e antica chiesa ortodossa, ricca di iconografie religiose e dove ancora oggi si celebrano matrimoni e cerimonie cristiane di rito ortodosso. Durante il Festival ‘Paleariza’ e in poche altre occasioni è possibile gustare alcuni cibi tipici, la ‘Taverna Greca’ è una casa privata che offre un menù fisso preparato da alcuni gallicianesi.
La piccola piazza di Gallicianò è dominata dalla chiesa del santo patrono, San Giovanni Battista, la cui festa si celebra il 29 agosto.